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Top News / Chiusura del forame ovale pervio

AAN non raccomanda la chiusura di routine del forame ovale pervio per la prevenzione secondaria dell’ictus

L’American Academy of Neurology ( AAN ) non consiglia l’uso di routine della chiusura con catetere ( Starflex o AMPLATZER PFO Occluder ) del forame ovale pervio nei pazienti con storia di ictus ischem …

Focus On :: Emicrania

Emicrania : nuovi approcci per la prevenzione e il trattamento in acuto

Gli ultimi anni hanno visto emergere nuovi approcci per la prevenzione e la gestione della fase acuta dell’emicrania, con interessamento di diversi meccanismi neurali. Antagonisti CGRP ( peptide co …

News

Zonisamide è efficace nella distonia mioclonica

E’ stata valutata l’efficacia e la sicurezza di Zonisamide ( Zonegran ) nei pazienti con distonia mioclonica in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, crossover, randomizzato, di Zonisam …

Assenza di associazione tra fluorochinoloni per via orale e convulsioni

È stata valutata l’associazione ed è stato stimato il rischio assoluto grezzo di convulsioni tra i pazienti esposti a fluorochinoloni a Hong Kong e nel Regno Unito mediante lo studio di serie di casi. …

Rituximab è efficace nella encefalite limbica autoimmune

E’ stata determinata l’efficacia e la sicurezza del trattamento con Rituximab ( MabThera ) come trattamento di immunoterapia di seconda linea per encefalite limbica autoimmune e per determinare i fatt …

Malattia di Parkinson in fase avanzata

Approcci con farmaci non-orali per la gestione di questioni clinicamente rilevanti ancora in sospeso nella malattia di Parkinson: Consenso da una indagine internazionale

1. Introduzione

La malattia di Parkinson ( PD ) è caratterizzata da sintomi motori, quali bradicinesia, rigidità, tremore e instabilità posturale. Nelle sue prime fasi, il trattamento con terapie dopaminergiche orali è di solito efficace; tuttavia, quando la malattia motoria progredisce, queste terapie non forniscono più adeguato controllo dei sintomi, che vanno da fluttuazioni motorie e non-motorie a discinesie.

In questa fase, è importante assicurare un tempestivo invio dei pazienti a uno specialista dei disturbi del movimento prima del deterioramento della qualità di vita ( QoL ) e dello sviluppo di complicanze della malattia in progressione. Può essere opportuno prendere in considerazione trattamenti con dispositivo quando le fluttuazioni motorie diventano refrattarie ad aggiustamenti dei farmaci orali / transdermici, e quando questi aggiustamenti sono tipicamente complicati dalla insorgenza ( o dal peggioramento ) della discinesia. ( CONTINUA )

Rosacea associata ad alcune malattie autoimmuni, quali artrite reumatoide, diabete mellito, malattia celiaca, sclerosi multipla

Uno studio ha mostrato che la rosacea è associata, in modo significativo, a diabete mellito di tipo 1, malattia celiaca, sclerosi multipla e artrite reumatoide. In Danimarca è stato condotto uno studio caso-controllo basato sulla popolazione … Leggi

Il farmaco per la sclerosi multipla Natalizumab sembra migliorare gli esiti clinici dopo ictus ischemico acuto

Il trattamento con Natalizumab ( Tysabri ) può contribuire a migliorare gli esiti clinici dopo l’ictus. Il farmaco utilizzato nella sclerosi multipla riduce l’infiammazione cerebrale acuta, facendo ipotizzare che l’anticorpo potrebbe contribuire … Leggi

Atrofia cerebrale regionale associata a fatica nei pazienti con sclerosi multipla

La fatica è uno dei sintomi più comuni della sclerosi multipla e può limitare notevolmente la capacità del paziente di svolgere le attività della vita quotidiana. La causa della fatica nei pazienti con sclerosi multipla non è nota. La … Leggi

Rischio a 1 anno di ictus dopo attacco ischemico transitorio o ictus minore

Precedenti studi condotti tra il 1997 e il 2003 hanno stimato che il rischio di ictus o di una sindrome coronarica acuta è del 12-20% durante i primi 3 mesi dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) o ictus minore. Il progetto TIAregistry.org … Leggi