Aggiornamenti sulla Immunoterapia oncologica

Immunoterapia oncologica News

 

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Immunoterapia oncologica Notizie. OncoImmunoTerapia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulla terapia immunologica dei Tumori. Focus sugli inibitori …

Inibitori del checkpoint …

Gli inibitori del checkpoint immunitario anti-PD-1 hanno …

Tumore uroteliale

Tumore uroteliale: l’EMA ha limitato l’uso di Keytruda e …

Melanoma

La combinazione di Nivolumab ed Ipilimumab efficace nel …

Carcinoma polmonare

Pembrolizumab ha dimostrato attività antitumorale nel …

Carcinoma alla prostata

Risultati ricerca per “Carcinoma alla prostata”. Promettenti …

Cancro uroteliale metastatico

Cancro uroteliale metastatico: Keytruda o Tecentriq associati …

Farmaci Newsletter

ALERT Farmaci !

Top News / OncoPneumologia :: Nuova era nel trattamento del tumore del polmone con gli inibitori del checkpoint immunitario da soli o associati alla terapia target

Immunoterapia oncologica: Atezolizumab nei pazienti con tumore polmonare avanzato esprimente PD-L1

L’immunoterapia con Atezolizumab risulta attiva nei pazienti con tumore polmonare avanzato esprimente PD-L1, a prescindere dalla linea di trattamento nello studio BIRCH. Un più prolungato follow-up n …

Opdivo associato a un beneficio di sopravvivenza nel tumore del polmone non-a-piccole cellule squamoso e non-squamoso, l’FDA ha ampliato le indicazioni d’uso

La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) per il trattamento dei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata ( metastatico ) la cui malattia ..

Tumore del polmone non a piccole cellule avanzato, l’FDA ha approvato Keytruda per i pazienti i cui tumori esprimono PD-L1

La FDA ( Food and Drug Administration ) ha concesso l’approvazione accelerata per Keytruda ( Pembrolizumab ) per il trattamento dei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ava …

FDA ( Food and Drug Administration )

L’FDA ha approvato Tagrisso per il trattamento del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule avanzato con mutazione T790M in EGFR

La FDA ( Food and Drug Administration ) ha concesso l’approvazione accelerata a un farmaco orale per il trattamento di pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ). Tagrisso ( Osi …

Focus On: CardioMetabolismo

La sindrome metabolica è una condizione caratterizzata da un rischio cardiovascolare almeno moderato sia per la comparsa di diabete mellito di tipo 2, sia per il manifestarsi di malattie cardiovascolari sia, infine, per la comparsa progressiva di insufficienza renale cronica.
La definizione di sindrome metabolica si fonda sulla presenza di almeno tre di cinque fattori di rischio cardio-metabolico che la caratterizzano: oltre alla larghezza del girovita ( 102 cm nell’uomo ed 88 cm nella donna ), gli altri parametri per la diagnosi della sindrome sono una pressione massima più alta di 130 mmHg e/o quella minima superiore a 85 mmHg ( oppure ipertensione arteriosa in terapia ), una glicemia a digiuno eguale o superiore a 100 mg/dl ( oppure la presenza nota di diabete mellito in  terapia ipoglicemizzante ); i trigliceridi eguali oppure oltre 150 mg/dl ( o una cura ipolipemizzante in atto ); il colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl nell’uomo o 50 mg/dl nella donna.

CardioMetabolismo.it è un sito dedicato alle novità sulla Sindrome metabolica e sul Rischio cardiovascolare con l’obiettivo di prevenire le Malattie cardio & cerebrovascolari   Link:  www.cardiometabolismo.it

News

Dagli anticorpi monoclonali anti-PCSK9 all’interferenza dell’RNA, novità nel trattamento della ipercolesterolemia

L’approvazione degli anticorpi monoclonali anti-PCSK9, Evolocumab ( Repatha ) e Alirocumab ( Praluen …

Entresto, un farmaco che può modificare profondamente il decorso dello scompenso cardiaco con ridotta frazione di eiezione

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), mediante una procedur …

Sitagliptin non aumenta il rischio cardiovascolare nei pazienti con diabete di tipo 2 – I risultati dello studio TECOS

Il diabete di tipo 2 sta assumendo in tutto il mondo dimensioni pandemiche, ponendo così una grande …

AIFA & EMA

CHMP: parere positivo per Imlygi, una terapia avanzata per il melanoma non-operabile con metastasi regionali o distali senza coinvolgimento di ossa, cervello, polmoni o altri organi viscerali

Nel corso del meeting di ottobre, il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( Agenzia Europea dei medicinali ) ha raccomandato l’approvazione di Talimogene laherparepvec ( Imlygic ) …

MediExplorer.it :: il database di News per i Medici

Gli inibitori della pompa protonica possono aumentare il rischio di infarto miocardico

I ricercatori hanno valutato i dati su 2.9 milioni di pazienti per valutare il possibile legame tra impiego dell’inibitore della pompa protonica ( PPI ) e rischio cardiovascolare. I dati sono stati ottenuti dal database STRIDE della … Leggi

Uso degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 per la disfunzione erettile e rischio di melanoma maligno

L’obiettivo per i farmaci orali per la disfunzione erettile, gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 ( PDE5 ), è parte di un percorso coinvolto nello sviluppo del melanoma maligno. È stato segnalato di recente un aumento del rischio di … Leggi

Effetto antitumorale dell’Aspirina: conferma da altri tre studi

La decisione di US Preventive Services Task Force ( USPSTF ) negli Stati Uniti di raccomandare l’assunzione quotidiana di bassi dosaggi di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per ridurre il rischio di cancro del colon-retto è stata sostenuta da … Leggi

 

Novità in Oncologia: Terapia mirata & Immunoterapia

 

I tradizionali pilastri del trattamento del cancro sono tre: chirurgia, radioterapia e trattamenti farmacologici. Questi ultimi, per decenni, sono stati rappresentati dalla chemioterapia e, solo in alcune specifiche patologie, dai trattamenti ormonali. Oggi, i trattamenti farmacologici anti-tumorali si sono arricchiti di nuove importanti categorie: i farmaci a bersaglio molecolare e, ultimissimi arrivati, i farmaci cosiddetti «immuno-target», ovvero diretti a potenziare la risposta immunitaria contro i tumori. L’idea alla base di quest’ultimo approccio in sé non è nuova: fin dagli inizi del Novecento è stato ipotizzato che il sistema immunitario fosse in grado, da solo o stimolato e aiutato in varia maniera, di combattere il cancro, proprio come fa normalmente contro virus, batteri e patologie di diversa natura. Solo negli ultimi dieci anni, però, teorie e ricerche hanno avuto una svolta concreta che ha portato a realizzare dei farmaci già testati su migliaia di pazienti.

L’immunoterapia è al centro dell’attenzione di clinici e ricercatori e i risultati ottenuti con il suo utilizzo sono sempre più numerosi, come dimostrano molti studi presentati al congresso della Società Americana di Oncologia (Asco) appena conclusosi a Chicago.

Alcuni di questi farmaci sono ormai giunti alle ultime fasi di sperimentazione e appaiono promettenti contro diverse forme di tumore (polmone, prostata, rene, stomaco, testa e collo), ma uno solo, per ora, è già approvato e comunemente in uso contro il melanoma, il più letale tumore della pelle. Altri saranno probabilmente disponibili per la pratica clinica nel prossimo futuro.

I nuovi farmaci immunoterapici agiscono interferendo con alcuni «segnali» grazie ai quali le cellule tumorali «bloccano» la risposta da parte del nostro sistema immunitario: i medicinali, quindi, hanno l’effetto di «attivare» la risposta immunitaria anti-tumorale. La scommessa principale sarà quella di ottimizzare l’impiego di questa cura, identificando prima del trattamento i pazienti che ne trarranno beneficio e studiando il miglior modo di combinare queste terapie con quelle già esistenti.

Tra i risultati presentati all’ASCO, poi, confermando la tendenza degli ultimi anni, sono sempre più numerosi i dati ottenuti in numerosi tumori solidi con l’impiego dei cosiddetti «farmaci a bersaglio molecolare», ovvero diretti contro specifici bersagli genetici alterati nelle cellule tumorali rispetto a quelle sane. ( Tratto da Fondazione Veronesi )

Approfondimento: https://www.oncologiamedica.net/